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La cura

To catch the moment.
To keep everything together.
Dedication.
Time is breaking and repairing too.

 
Tempo perso, brooch, hydroxypropilcellulose, gold, gold threads, 2014 pic by: Federico Cavicchioli

Tempo perso, brooch, hydroxypropilcellulose, gold, gold threads, 2014
pic by: Federico Cavicchioli

 
5 minuti, brooch, hydroxypropilcellulose, gold, gold threads, 2014 pic by: Federico Cavicchioli

5 minuti, brooch, hydroxypropilcellulose, gold, gold threads, 2014
pic by: Federico Cavicchioli

 
 
La cura, pendant, hydroxypropilcellulose, gold, gold threads, 2014 pic by: Federico Cavicchioli

La cura, pendant, hydroxypropilcellulose, gold, gold threads, 2014
pic by: Federico Cavicchioli

 
 
 
Latente, pendant, hydroxypropilcellulose, gold, gold threads, 2014 pic by: Federico Cavicchioli

Latente, pendant, hydroxypropilcellulose, gold, gold threads, 2014
pic by: Federico Cavicchioli

 
170 cm, neckpiece, hydroxypropilcellulose, gold, gold threads, 2014 pic by: Federico Cavicchioli

170 cm, neckpiece, hydroxypropilcellulose, gold, gold threads, 2014
pic by: Federico Cavicchioli

 

cura s. f. [lat. cūra]. –

1.


a. Interessamento solerte e premuroso per un oggetto, che impegna sia il nostro animo sia la nostra attività: dedicare ogni c. alla famiglia, all’educazione dei figli, ai proprî interessi; avere c., prendersi c. di qualcuno o di qualche cosa, occuparsene attivamente, provvedere alle sue necessità, alla sua conservazione: avere c. della propria persona, dei pro- prî oggetti; avere c. del bestiame, dei fiori, dell’orto; non darsi c. di nulla, disinteressarsi di tutto, essere indolente. In partic.: in zoologia, c. parentali, v. parentale; in agraria, c. colturali, quelle dedicate alle piante coltivate, dopo la loro nascita e nel corso della loro vegetazione (zappature, rincalzature, diradamenti, concimazioni in copertura, scerbatu- re, cimatura, ecc.); in tabacchicoltura, trattamento a cui vengono sottopo- ste le foglie dopo la raccolta: c. al sole; c. ad aria; c. a fuoco diretto.
b. Riguardo, attenzione: conservare, custodire con c.; aversi c., avere ri- guardi per sé stesso, e soprattutto per la propria salute. Al plur., pre- mure, vigile assistenza: c. pazienti, assidue, affettuose, materne, filiali; raddoppiare le c.; affidare i figli alle c. di un buon maestro.
c. Impegno, zelo, diligenza: porre c. in qualche cosa; lavoro fatto con molta c.; indagare con la massima cura.
d. L’attività in cui si è direttamente impegnati: la c. della casa; le c. dello stato; le gravi c. del suo ufficio; locuz. a cura di (meno com. per cura di), per opera di: nuova edizione a c. di ...; la somma è stata rac- colta a c. del Comitato.
e. Oggetto costante (costituito da persone o cose) dei proprî pensieri, delle proprie attenzioni, del proprio attaccamento: l’unica sua c. è la fa- miglia; non ha altra c. che lo sport, il gioco, lo studio, ecc.

 

2.


a. Il complesso dei mezzi terapeutici e delle prescrizioni mediche che han- no il fine di guarire una malattia (sinon. di terapia, ma con significato e uso più ampî): la c. dei tumori, delle affezioni polmonari, delle nefropa- tie; c. dimagrante; provare un nuovo metodo di c.; prescrivere, adottare una c.; fare una c.; sottoporre (un malato), e sottoporsi a una c.; seguire scrupolosamente la c.; tutte le c. sono state vane; una c. efficace, miraco- losa; c. preventiva, lo stesso che profilassi; casa di cura, clinica priva- ta, sanatorio; località di cura, località dove si sfruttano mezzi terapeu- tici naturali; imposta di cura (o di soggiorno), tributo comunale imposto a tutti coloro che temporaneamente dimorano in stazioni di soggiorno, di cura o turistiche e altre località climatiche, balneari, termali, ecc.
b. Uso continuato di un rimedio: fare la c. del chinino, del cortisone, de- gli antibiotici; la c. delle acque.
c. L’opera prestata dal medico per guarire un ammalato: avere un malato in cura; affidarsi alle c. di un valente internista; essere in cura (o sotto cura).